Linee guida e consigli dal BJCP 2015

Linee guida e consigli dal BJCP 2015


E così, finalmente, a distanza di ben 7 anni dalle precedenti, sono uscite le nuove linee guida del BJCP. Non vi preoccupate, per l’edizione 2015 di Brassare Romano continueremo a fare riferimento alle linee guida del 2008. Dobbiamo ancora studiare e capire bene cosa è cambiato in questo nuovo documento: quali stili sono svaniti, quali hanno fatto la loro prima comparsa e come sono stati aggiornati quelli esistenti.

Chi volesse studiare il documento nel dettaglio può scaricare il pdf completo (gratuito). Una vista di tutti gli stili in forma di tabella è anche apparsa ieri sul blog di Scott Janish che si diverte spesso ad analizzare numericamente il mondo birrario.

Prima di partire con lo studio, però, ci siamo soffermati sulla parte iniziale del documento dove il team del BJCP fornisce delle raccomandazioni generali sull’interpretazione e sull’utilizzo delle linee guida. Nel seguito una libera traduzione di quelle raccomandazioni che ci sono sembrate degne di nota.

Le indicazioni del BJCP sono da intendersi come linee guida e non come rigorose specifiche tecniche. Le linee guida rappresentano delle suggestioni per aiutare i giudici nella valutazione delle birre, non vanno necessariamente interpretate alla lettera riga per riga. Bisogna sempre mostrare flessibilità nel valutare le birre, premiando anche quelle che non rispettano alla lettera tutte le linee guida dello stile di riferimento ma sono comunque ben fatte.

Gli stili cambiano con il passare del tempo. Non è detto che uno stile sia sempre rimasto identico a se stesso solo perché con il passare del tempo non ha cambiato nome. Gli stili evolvono e si modificano. Le porter, per esempio, sono cambiate drasticamente nel corso dei decenni: una porter di oggi è differente da una porter del 700. Se non espressamente indicato (vedi per esempio gli stili storici), il BJCP fa riferimento alle moderne intepretazioni dello stile.

Il BJCP non definisce ogni singolo stile birrario esistente al mondo. Esistono stili non censiti per diverse ragioni. Alcune volte perché esistono troppi pochi esempi di riferimento in commercio, altre semplicemente perché sono stili non sufficientemente diffusi oppure considerati come mode passeggere. Lo sforzo è stato quello di censire e descrivere gli stili che birrai e homebrewers producono con una certa costanza.

Le linee guida non sono i dieci comandamenti. Non sono state scritte per ispirazione divina ma sono state elaborate da persone che hanno fatto lo sforzo di descrivere gli stili così come li hanno vissuti. Le linee guida non vanno trattate come le Sacre Scritture. Non passate al setaccio ogni singola parola e ricordate di tenere a mente il disegno complessivo. Gli elementi più importanti di uno stile sono l’equilibrio e l’impressione generale, ovvero se quella birra riesce a evocare un certo stile nella vostra mente e soprattutto se è una birra piacevole da bere. Perdersi in ogni singolo descrittore annichilisce l’essenza stessa dello stile.