Russian Imperial Stout ai nastri di partenza

Russian Imperial Stout ai nastri di partenza


Siamo ancora a un paio di mesi dalla prima tappa e già parliamo di Imperial Stout? Be’, immagino che la maggior parte di voi sappia benissimo che per avere una imperial stout da 9/10 gradi pronta per dicembre bisogna mettersi al lavoro praticamente da ora. Si tratta infatti di uno stile dalle caratteristiche molto intense e dal grado alcolico elevato che si presta molto bene all’invecchiamento; in ogni caso, al contrario della maggior parte degli stili censiti dal BJCP, necessita di un significativo periodo di maturazione (di solito non meno di sei mesi).

Questo periodo di maturazione serve soprattutto per ammorbidire l’alcol e arrotondare il profilo maltato. In particolare, gli alcoli superiori (fusel alcohols) producono inizialmente un aroma molto pungente e una warming sensation (sensazione calda in bocca) non proprio gradevole; con il tempo questi alcoli superiori tendono a interagire con gli acidi formando esteri fruttati maggiormente piacevoli (cfr. BYO link).

Fortunatamente, l’elevata densità finale (FG), la presenza significativa di alcol e i malti tostati in abbondante quantità tamponano gli effetti negativi dovuti all’ossidazione che agisce nell’ombra durante i mesi di maturazione e invecchiamento. Tra questi effetti negativi ricordiamo i più comuni, ovvero la perdita di corpo e la comparsa di aromi indesiderati come il tipico aroma di cartone bagnato.

Non tutti gli effetti dell’invecchiamento sono negativi, ragion per cui una Imperial Stout invecchiata anche diversi anni acquisisce una complessità difficilmente rilevabile in una Imperial Stout che ha appena passato il periodo di maturazione. In questo post (ispirato al bel libro di Patrick Dawson, Vintage Beers) vengono riassunti i principi per cui alcune birre invecchiano meglio di altre:

  1. L’alcol con il passare del tempo reagisce con l’ossigeno producendo aldeidi e altri composti aromatici che aggiungono complessità a birre come Imperial Stout e Barly Wine (carattiristiche vinose o simili al porto).
  2. Gli zuccheri residui reagiscono con l’ossigeno dando luogo ad aromi che ricordano lo sherry. Inoltre, con il tempo gli zuccheri si legano alle proteine facendole precipitare e alleggerendo il corpo della birra. Se la birra ha un buon corpo in partenza, questo effetto negativo dovuto all’invecchiamento viene tamponato.
  3. Anche gli esteri con il tempo si ossidano dando luogo a nuovi aromi che ricordano la frutta secca. Il passare del tempo lascia quindi spazio a nuovi aromi di pesca e albicocca secche, prugne, fichi secchi, uva passa.

Chiaramente, maggiore sarà il grado alcolico, maggiore dovrà essere il tempo di maturazione/invecchiamento per rendere la birra piacevole e aggiungere la dovuta complessità. Se vi state accingendo solo ora a produrre la vostra Imperial Stout, il consiglio è quello di non esagerare con il grado alcolico dato che il tempo a disposizione fino alla tappa di dicembre non è poi così tanto.

Vi lasciamo con una nostra libera traduzione delle linee guida del BJCP che trovate nella versione originale in inglese a questo indirizzo.

 

BRO2015 - Quarta Tappa - Imperial Stout (1/3)
BRO2015 - Quarta Tappa - Imperial Stout (2/3)
BRO2015 - Quarta Tappa - Imperial Stout (3/3)